Wednesday, June 30, 2010

Monday, June 14, 2010

L'errore di Confucio - Confucio's mistake

“Non importa quanto vai piano purché non ti fermi”

"It does not matter how slow you go so long as you do not stop."

(Confucio)


Età dei lumi - Enlightenment


Fino a 90 ore di funzionamento. Monta 2 batterie formato N. Supporti FlexTight™. www.cateye.com

Up to 90 hours of run time. Runs on 2 N size batteries. FlexTight™ mounting bracket. www.cateye.com

Wednesday, June 09, 2010

T-100 by Toro

Il T-001 è la prima proposta di Toro Quality Goods. Stampato con autentico inchiostro riflettente 3M un tono su tono per una transizione graduale dalla bicicletta al manubrio, mantenendovi visibili sulla strada. Il tessuto atletico tri-blend garantisce la durata e il comfort per una guida perfetta. Toro progetta e produce prodotti di qualità per voi e la vostra bici.

The T-001 is the first offering from Toro Quality Goods. Printed with a tone on tone genuine 3M reflective ink for a smooth transition from the bike to the bar, while still keeping you visible on the road. The tri-blend athletic heather fabric provides the ultimate cross of durability and comfortability and makes for the perfect riding tee. Toro designs and produces quality goods for you and your bike.

Monday, June 07, 2010

Il cagnolino di Audrey Hepburn - Audrey Hepburn's pet

Anche la mitica attrice britannica, che ha interpretato così magistralmente il ruolo di Holly Golightly, nel film Colazione da Tiffany, tratto dal romanzo di Truman Capote e diretto da Blake Edwards nel 1961, amava andarsene in bici col suo cagnolino.

Even the legendary British actress, who played so brilliantly the role of Holly Golightly in the film Breakfast at Tiffany's, based on the novel by Truman Capote and directed by Blake Edwards in 1961, loved to go biking with her pet.

Friday, June 04, 2010

Alfredo Oriani, ciclista e scrittore ravennate

"Il piacere della bicicletta è quello stesso della libertà, forse meglio di una liberazione andarsene ovunque, ad ogni momento, arrestandosi alla prima velleità di un capriccio, senza preoccupazioni come per un cavallo, senza servitù come in treno. La bicicletta siamo ancora noi , che vinciamo lo spazio e il tempo; stiamo in bilico e quindi nella indecisione di un giuoco colla tranquilla sicurezza di vincere; siamo soli senza nemmeno il contatto colla terra, che le nostre ruote sfiorano appena, quasi in balia del vento, contro il quale lottiamo come un uccello. Non è il viaggio o la sua economia nel compierlo che ci soddisfa, ma la facoltà appunto di interromperlo e di mutarlo, quella poesia istintiva di una improvvisazione spensierata, mentre una forza orgogliosa ci gonfia il cuore di sentirci così liberi. Domani la carrozzella automobile ci permetterà viaggi più rapidi e più lunghi, ma non saremo più né così liberi né così soli: la carrozzella non potrà identificarsi con noi come la bicicletta, non saranno le nostre gambe che muovono gli stantuffi, non sarà il nostro soffio che la spinge nelle salite. Seduti come in un treno non ci tornerà più l’illusione di essere giovani, correndo coll’impeto stesso della giovinezza; non avremo trionfato del vento, non ci saremo ritemprati nella fatica al sol; ma la nuova macchina c’imporrà le preoccupazioni dei propri guasti non riparabili al momento, c’impedirà di sognare, perché non potremo più guidarla istintivamente, e ci darà il senso doloroso del limite, appunto perché separata da noi, sospinta da una forza che non può fondersi colla nostra".. di Alfredo Oriani. Scritto in occasione di un suo viaggio in bicicletta nel 1918 tra l ‘Emilia e la Toscana.

Wednesday, June 02, 2010

2 giugno: l'Italia a 2 ruote

Con una splendida introduzione di Stefano Pivato

With a wonderful introduction by Stefano Pivato