Thursday, July 29, 2010

Professional brake system


By SNG Taiwan

L'amico ritrovato (su due ruote)

Passano circa 35 anni e, col solito fèisbùc ritrovo Annibale, anche lui fissato con le 2 ruote. Ci incontriamo a Milano, alla Stazione delle bici (ah, grazie Davide!), e dove se no? Ci raccontiamo in un’ora o poco più i ¾ di vita che mancavano all’appello della nostra antica amicizia liceale romana. Mi manda una “letturina estiva”, davvero gustosa. Ediciclo e Annibale non me ne vorranno, spero, ma io ve ne anticipo ugualmente qualche riga. (…)

Sant’Ambrogio 2003, al buio delle ore zerosei, Arco della Pace: una decina di ciclisti urbani, figli di critical mass, cugini dei bike messengers, nipoti dei pistard degli anni Sessanta si trovano (tam tam passaparola mailinglist) per un ciclo-delirio di quaranta minuti nell’alba metropolitana. Nessuna regola, nessuna rete di protezione, solo una città come non l’hai mai vista, dove la conoscenza del territorio conta più della forma atletica. (…) È lei, si chiama Traccia e vi racconto la sua storia. C’era una volta una microfusione in acciaio, nata negli anni Cinquanta a Schaffhausen: la testa di una forcella, piatta, foderi da ventidue. Per una cinquantina d’anni abbandonata sugli scaffali ordinati del Vanni Losa”. (…)

Il titolo del racconto è “Le prime due bici e la Cinquecento blu” e l’autore si chiama Annibale Osti (nella foto sopra), la cui nota biografica ricorda che “vive a Milano, ha tre figli e lavora in una società di consulenza finanziaria. È impegnato in varie attività a carattere ciclistico, sociale e culturale”. Annibale, il mio vecchio amico ritrovato, verrà pubblicato presto, assieme ad altri, da Ediciclo.

Fixie Riding Toronto - The Bicycle Experience listening to Patrick Watson

Tuesday, July 27, 2010

Bike expo - final report

Nel suo secondo anno BIKE EXPO ha dimostrato che la sua importanza è aumentata notevolmente. Oltre 5.700 professionisti del settore sono venuti alla manifestazione, che rappresenta un sostanziale aumento del 14 per cento. Aggiungete a questo le oltre 20.000 consumatori che sono venuti al BIKE EXPO durante il fine settimana in cui la mostra è stata aperta al pubblico. Anche la dimensione internazionale è migliorata, giungendo vicino al 24% dei visitatori provenienti da paesi stranieri. Nel complesso, i visitatori provenivano da un totale di 55 paesi; la parte più grande era proveniente da Austria, Svizzera, Italia e dai vicini paesi centro-orientali europei.

In its second year BIKE EXPO proved that its significance has considerably increased. More than 5,700 industry professionals came to the event, representing a substantial increase of 14 percent. Add to this the more than 20,000 consumers who came to BIKE EXPO during the weekend the show was open to the public. The international character also improved; close to 24 percent of trade visitors hailed from foreign countries. Overall, visitors came from a total of 55 countries; the largest delegations came from Austria, Switzerland, Italy, and the neighboring Central Eastern European countries.

The latest

Carbon drive: indovina come si installa - guess how to install

Un'italiana a Monaco

Dodici* at the polo bike contest

Polo game


Bamboobikes

Boo bicycles

Futurbike


Friday, July 23, 2010

Tuesday, July 20, 2010

Dalla spiaggia in centro, ma solo su una “fissa” / From the beach to town, but only on a "fixed"





Le bici fisse di design, firmate Fissaazione, sbarcano a Milano Marittima. Prima è stata la volta del Mosquito Beach 236, dove la bici a scatto fisso di Fissaazione è in mostra (e in vendita) per i molti fan del noto bagno trendy di Federico e dello street bar Vanquish di Nicola. La modello “Mosquito”, infatti, trae ispirazione dai colori che dominano su quella spiaggia: il bianco ed il marrone, grintosi e sempre à la page. Poi la scatto fisso modello “Goldfinger” ha trovato una eccellente collocazione in città, nella vetrina di Romeo & Juliet, l’originale boutique per signora e ragazza, emblematica dei gusti internazionali della sua proprietaria, la Miki. Qui, naturalmente, i colori di questa fixed gear Fissaazione, il bianco e l’oro, si abbinano a perfezione col logo del negozio e coi capi raffinati in esposizione al 61 di viale Gramsci, proprio sotto i saloni del mitico Pineta.
The fixed gear, designed by Fissaazione, landed in Milano Marittima. First it was the the Mosquito Beach 236, where the fixed gear Fissaazione is on display (and sale) for the many fans of Federico’s well known, trendy beach and Nicola’s Street Bar Vanquish. The "Mosquito" model, in fact, is inspired by the colors that dominate on that beach: white and brown, gritty and always à la page. Then the model "Goldfinger" has found an excellent location in town, in the window of the shop Romeo & Juliet, the original boutique for women and girls, emblematic of the international tastes of its owner, Miki. Here, of course, the colors of the fixed gear Fissaazione, white and gold, match perfectly with the logo and the nice apparel of the shop at 61 of viale Gramsci, just below the halls of the legendary Pineta.

Sunday, July 18, 2010

Le avventurose storie ciclistiche del rag. Masetti, da Trecenta (Rovigo)


“Pioniere dei viaggi avventurosi e protagonista di grandi imprese, nel 1893 compì il viaggissimo Milano-Londra-Chicago-Londra-Milano in bicicletta. Luigi Masetti era un poeta del viaggio, un eroe del fango e della polvere, un ciclista che riuniva le folle al suo passaggio. L'anarchico delle due ruote, così il fondatore del Corriere della Sera definì il primo cicloviaggiatore del quale si abbia memoria. Il resoconto del suo viaggio venne pubblicato a puntate sulle pagine del Corriere della Sera e un suo lungo ritratto apparve sulla rivista del Touring Club Italiano”. Via AVER


Luigi Rossi, L’anarchico delle due ruote, Luigi Masetti: il primo ciclo viaggiatore italiano Milano-Chicago e altre imprese di fine Ottocento, Edicilo, 2008, € 14,50


Friday, July 16, 2010

Mosquito


Telaio in acciaio con saldature a congiunzioni, forcella Tange dritta, attacco manubrio Point bike, manubrio rider Dodici*, sella BLB, reggisella TranzX, movimento centrale TM Industries, guarnitura Maxil Cinelli 46 denti, pedali MKS pista, ruote Dodici*, coperture Vittoria Zaffiro.
Steel frame with stamped lugs, fork Tange straight, Point bike headset, rider Dodici* handlebars, BLB saddle, TranzX seat post, TM Industries bottom bracke, 46 t crankset Maxil Cinelli, MKS track pedals, Dodici* wheels, Vittoria Zaffiro tires.
FOR SALE € 1.250 SOLD

Mosquito Beach 236





Ancora una volta è una delle mie spiagge preferite, a Milano Marittima, ad ispirare l’ultima fissa. “Situato a pochi passi dal porticciolo di Milano Marittima... con i suoi colori caldi e accoglienti vi immergerete in un oasi di relax...ad accompagnarvi nelle giornate di leggera brezza il dolce aleggiare delle vele e il rilassante tintinnare degli alberi maestri”.
Once again, is one of my favored beach in Milano Marittima that has inspired my last fixie. “Located few steps from the pier of Milano Marittima... where you will find a colourful and relaxing oasis...taking you in the days of light breeze, in the sweet flutter of the sails and the relaxing sound of the mainmasts”.

Mosquito: Benvenuta - Welcome


Tuesday, July 13, 2010

Lock your bike

Lock 7, cycle café, near Broadway Market, Hackney, London

The Italian Job – dettagli/details






The Italian Job - the movie

Tra i miei film preferiti ce n’è uno del 1969 interpretato da un giovane e affascinante Michael Caine che racconta di una banda di inglesi che organizza una rapina in una banca a Torino, usando delle veloci, scattanti, inafferrabili Mini Minor. Questa bici fatta principalmente con componenti italiani, i cui colori si basano sul tricolore italiano, è proprio così: veloce, scattante e inafferrabile.

Among my favorite movies there is one played, in 1969, by a young and fascinating Michael Caine, it’s a story about a band of Englishmen criminals who organize a robbery at a bank in Turin, Italy, using some fast, nimble, elusive Mini Minor. This bike made mainly with Italian components, whose colors are based on the Italian flag (green, white and red), is just like those Minis: fast, nimble and elusive.

Monday, July 12, 2010

Italian Job


Telaio in acciaio con saldature a congiunzioni, forcella Tange pista, serie sterzo Tange, pipa Kalloy, manubrio raider Dodici*, sella Selle Italia SL, reggisella Planet air, movimento centrale TM Industries, guarnitura 42 denti, pedali MKS pista, ruote Dodici*, coperture Vittoria Zaffiro full white.


Steel frame with stamped lugs, fork Tange track, Tange headset, Kalloy stem, raider Dodici* handlebars, Selle Italia SL saddle, Planet air seat post, TM Industries bottom bracke, 42 t crankset, MKS track pedals, Dodici* wheels, Vittoria Zaffiro full white tires.

FOR SALE € 1.150 SOLD

Super Quark va in bici

African fixed gear and single speed

By Etienne Musslin for Biascagne

Superlogic

Headset - serie sterzo Ritchey

Puntapè - Eugene Christophe


Eugene Christophe era un ciclista francese, nato il 22 gennaio 1885 a Parigi. Soprannominato "Le Vieux Gaulois" ("il vecchio Gallo"), vinse la Milano-San Remo nel 1910 con un vantaggio di parecchie ore, finendo metà gara congelato dopo aver pedalato in 30 cm di neve. La sua fama crebbe nel Tour de France 1913. Mentre conduceva la gara venne urtato da un'auto in cima al “Col du Tourmalet ", e l'impatto fece spaccare la forcella. Dopo aver camminato per nove miglia, trovò un fabbro e riparò da solo la forcella riprendendo la gara. Nel 1919 divenne il primo corridore a indossare la maglia gialla. Egli è anche considerato come l'inventore del punta piede. Nel 1925, vendette la sua invenzione alla società Poutrait-Morin oggi conosciuta come Zéfal, Eugène Christophe è stato direttore della Poutrait-Morin fino alla sua morte nel 1970. Il suo mezzo di trasporto, quando partecipava alle riunioni aziendali, a Aubervilliers (vicino Parigi), è stata sempre la sua bicicletta. Da allora in poi Zéfal non ha mai smesso di vendere questi leggendari punta piedi e le cinghiette.



Eugene Christophe was a French cyclist born on the 22nd of January 1885 in Paris. Nicknamed “Le Vieux Gaulois” (“the old Gaul”), he won the Milan-San Remo in 1910 with a lead of several hours, finishing the race half frozen after riding in 30 cm of snow. His fame increased in the 1913 Tour de France. While leading the race he was hit by a car at the top of the “col du Tourmalet”, the impact snapping his fork. After walking for 9 miles, he found a blacksmith and repaired his fork himself in order to resume the race. In 1919 he became the first racer ever to wear the yellow jersey. He is also viewed as the inventor of the toe clip. In 1925, he sold his invention to the company Poutrait-Morin now known as Zéfal, Eugène Christophe was a Director of Poutrait-Morin until his death in 1970. His mode of transport when attending board meetings, in Aubervilliers (near Paris), was always his bicycle. Since then Zéfal has never stopped selling these legendary clips and straps.

Grips