
Veni, vidi, bici
Il massimo dell'essenzialità: il monociclo de la stazione delle biciclette, la stessa della famosa 666.
Duro è uno dei più grandi costruttori di pneumatici a Taiwan, ed ha prodotto per anni pneumatici di alta qualità per un certo numero di aziende note. Ha di recente fatto un balzo nel mercato della bicicletta con una propria linea, che offre alta qualità, con pneumatici a prezzi accessibili con la loro tecnologia Tru Shine. Tru Shine è una superficie riflettente che è applicata come un cerotto a caldo, il che significa che non si stacca. Qui vediamo la loro nuova offerta, uno pneumatico bianco di 23 millimetri da strada. Con 3 millimetri di spessore del battistrada, è destinato al mercato urbano grazie alla sua capacità di resistere a innumerevoli skids. [urbanvelo.org]
Linus Bikes di Venice Beach, Clifornia, ha collaborato questa estate con Steven Alan a East Hampton a portare le sue biciclette classiche fino alla costa orientale. La nuova azienda si rivolge ad un pubblico “chic, utilitaristico e da spiaggia” e con prezzi abbastanza ragionevoli, sui US$ 300 - perfetta per fare la migliore pratica per il Tour de France rievocando le colline di Montauk. [CurbedWire]
Finalmente anche il paludato giornale dell’alta imprenditoria si accorge che esistono. Ecco un articolo del Sole 24 ore un po’ ironico sulle ‘fisse’, che mi suggerisce un amico (grazie Sal).
La Boston ci riporta ai principi fondamentali in qualità di prima bicicletta single speed pieghevole disponibile. Mollando la complessità della vita urbana, questa bici vi mette faccia a faccia con la strada aperta. Dandovi la performance che desiderate e la trasportabilità che desiderate, la Boston viaggia per le strade tutto il giorno, restando una pieghevole da mettere nel vostro armadio o sotto il vostro divano, alla fine della giornata. E’ pronta quando lo siete voi.
Le Single Speed sono scelte per divertimento, estremismo e competizione. Diventano a richiesta pezzi unici. Incarnano una filosofia “no frills” condivisa da tutti i suoi cultori: no ai fronzoli, si alla libertà. Da Carraro Cicli.
Buone notizie per gli amanti delle due ruote: dopo il successo della prima campagna lanciata nella primavera scorsa, tornano gli incentivi per l'acquisto delle biciclette, che dovrebbe venir esteso anche ai motorini entro i 50 centimetri cubici. Comprare una bicicletta, un «cinquantino» o un veicolo elettrico a due o a quattro ruote, dunque, costerà meno. (Leggi l’articolo da corriere.it)
La mia prima conversione in fissa: una Boschetti Record anni 80'.
Il mio primo restauro: una Dino pieghevole anni '70.
Le persone sono costantemente alla ricerca di nuove tendenze nel settore dei prodotti e dell’abbigliamento, mentre altri che sono meno fortunati, non hanno i mezzi per acquistare nessuno dei due. Coloro che sono consapevoli di questo, spesso offrono denaro ad associazioni di beneficenza. Ci piacerebbe creare una tendenza, che non rispecchi tali disuguaglianze globali. Pieter Janssen di Design Amsterdam ci ha aiutato a mettere una bici Sandwich sul mercato, che non è solo utile e alla moda, ma anche due volte più economica da produrre, in modo che quando qualcuno acquista una bicicletta al prezzo normale, ce n’è abbastanza per donarne una a qualcun altro.
L'eurobike (2-5 settembre 2009) è considerata come la più importante fiera mondiale nel settore della bicicletta. Questo la rende il top per questo commercio. Ogni anno, il numero di visitatori è in aumento, offrendo agli espositori un palcoscenico perfetto per le vendite. 36.800 visitatori specializzati provenienti da 75 paesi sono arrivati a quest'ultimo evento per raccogliere informazioni e collocare i loro ordini. Il 95% dei visitatori ha valutato l'Eurobike come "molto importante" o "importante" per la loro attività quotidiana. Inoltre 18.000 appassionati di ciclismo hanno visitato la Fiera il giorno aperto al pubblico, offrendo all'industria del settore una grande occasione per avere dai clienti un feedback non filtrato.
“Lo sbarco delle Forze Alleate in Sicilia, nella notte tra il 9 e il 10 luglio del 43, mi sorprese con la mia famiglia, salvo mio padre che era alla capitaneria di porto a Porto Empedocle, a Serradifalco, al centro della Sicilia dove eravamo sfollati per sfuggire ai bombardamenti. La guerra arrivò a Serradifalco pochi giorni dopo lo sbarco alleato avvenuto nella notte tra il nove e il dieci luglio, quando la divisione tedesca “Herman Goering” si dispiegò a difesa lungo una linea che attraversava proprio Serradifalco. Una mattina che era appena l’alba, udii un assordante silenzio. Uscii fuori dal cancello e vidi sfilare il primo gigantesco carro armato americano preceduto da una jeep con un generale, il mitico Patton. Quando gli americani arrivarono a Serradifalco era da un mese che non avevo notizie di mio padre, quindi chiesi alla zia che ci ospitava se aveva una bicicletta, l’unico mezzo allora possibile. Mia zia disse “si ce l’ho una bicicletta”. Era una bicicletta Montante, perché la Montante fabbricava biciclette proprio a Serradifalco. Le forniva ai Carabinieri, alla pubblica sicurezza, ai civili ed erano di due tipi: una bicicletta con le gomme piene per i signori Ufficiali, per evitare che insomma, vedere un Ufficiale Carabiniere che riparava una gomma forata non era il caso. E a me toccò una di queste biciclette con le gomme piene. Appena iniziata la strada per Porto Empedocle, 50 o più km di allora, vidi che il fondo stradale era metallico, la massa enorme di mezzi alleati che risaliva aveva trasformato il fondo stradale in una serie di cose metalliche. Dissi non arriverò mai. Non sapevo che legomme erano piene allora! Non forai mai! Non si ruppe un raggio, non si ruppe mai nulla. Ma che splendida bicicletta! Una meravigliosa bicicletta Montante! Era robustissima e leggera, elegante, funzionale. Quelle biciclette erano state fabbricate proprio a Serradifalco dalla ditta fondata da Calogero Montante e che alle loro spalle c’era una storia di successi. Sia gloria dunque alle biciclette Montante! Io correvo in canottiera e calzoncini, e così arrivai. Ed avevo un’ansia, queste milizie andavano contro mano, non sapevo più se correvo alla disperata per avere notizie di mio padre o se correvo verso un mondo nuovo. Me ne resi conto dopo che c’era anche questa voglia di libertà! Arrivai ad Agrigento che non c’era più il mare e al suo posto una distesa di navi da guerra che uno accanto a me mi disse: “si po ghiri in tunisia a pedi”, ed era vero di nave in nave ci arrivavi. Raccontando la storia di questa bicicletta, che anche per il viaggio di ritorno non mi tradì mai, al nipote di chi la costruì, ispirato ed esortato da me ha rifatto l’identica copia di allora. Ed è, come posso dire, un simbolo di corsa verso la libertà. Chiamiamolo così.”
La creatività del made in Italy non finisce mai di stupire. Questo è un progetto firmato da Fabio Bortolani ed Ermanno Righi dello studio Dovetusai, che riduce all’essenziale anche le linee del telaio.
“La biciletta richiede poco spazio. Se ne possono parcheggiare diciotto al posto di un’auto, se ne possono spostare trenta nello spazio divorato da un’unica vettura”. Una appassionante e convincente apologia della bicicletta: della sua bellezza e saggezza, della sua alternativa energetica alla crescente carenza di energia e al soffocante inquinamento. Illich nota acutamente che la bicicletta e il veicolo a motore sono stati inventati dalla stessa generazione.
Jinbei Yamada vende dal 1972 la sua bici di culto in un negozietto a Tokyo. L’insegna sopra la porta dice tutto: “semplice è meglio”. I clienti possono scegliere tra modelli di base in 18 colori. Essi possono anche acquistare le bici in kit – e quindi un’altra insegna nel negozio recita: "La tua bicicletta fatta da te". Molti scelgono di acquistare il kit e costruire le loro bici nel negozio di Arrow sotto l'occhio vigile di Yamada. Egli è irremovibile, ci vogliono solo un paio d’ore. "Ho capito che, se posso farlo io, chiunque può riuscirci", dice. L’opinione di Yamada è che una bici da città deve essere robusta, sottile e leggera; i modelli più popolari includono il Yamajin e il Classico, il più semplice di tutte, con un freno a pedale e senza parafanghi. Yamada lavora con un sottofondo musicale di jazz modern e non prende la vita troppo sul serio. Arrow realizza solo circa 1.000 bici all'anno e Yamada non ha intenzione di assumere più persone: "Troppo stress" dice. Yasuhiro Yamagami costruisce i telai in Okutama e quattro franchising sono stati aperti in tutto il Giappone. "Ci sono un sacco di biciclette a buon mercato là fuori", spiega Yamada. "Io compro i migliori componenti e per questo le bici sono così buone". Yamada sceglie una linea rigorosa di branding: non c'è un accenno di un logo sulla Arrow. "Hai già pagato per il prodotto, non vedo perché dovresti anche pubblicizzarlo", sostiene. (Tratto dalla rivista “Monocle”, n.3, vol.1, maggio 2007)
In pochi anni, il laboratorio di biciclette di San Patrignano, ha raggiunto livelli di alta professionalità. Mentre in un primo momento si produceva solo per altre aziende, oggi vengono realizzati prodotti con il marchio San Patrignano. L'anno della svolta è stato il 1999, grazie alla consulenza di Dario e Gianni Pegoretti, famosi artigiani. In questi anni nomi importanti del mondo della bici si sono rivolti al nostro laboratorio per la produzione dei loro telai. Pesenti, Fondriest, Cinelli e Carrera per citarne alcuni. Attualmente il nostro maggiore cliente è Carrera. Il telaio su misura, nato per adattarsi nel migliore modo possibile ad ogni singola persona e quindi per sfruttare al meglio le prestazioni di ogni atleta, aiuta a creare l'armonia con la bicicletta.La procedura da seguire nella costruzione, è identica a quella prevista per un telaio standard, tranne per il fatto che ci si basa sulla rilevazione delle misure antropometriche dell'atleta per ricavare, rispettando le esigenze del cliente, il telaio più adatto.
Hardcourt Bicycle Polo World Championship 5-6 settembre, 2009 Philadelphia, PA. I giochi si terranno presso il Cohox Recreation Center all’incrocio fra Cedar e Cambria e presso il Cionne Recreation Center fra la Lehigh e Aramingo. Un grazie alla città di Filadelfia, Recreation Department, per la nostra ospitalità! Gli spettatori sono invitati ad assistere ai Campionati del Mondo a titolo gratuito, tornate sul sito per verificare gli orari di inizio delle partite. Il party sarà aperto anche al pubblico, ma con una donazione all’ingresso di 5 dollari. (Tratto da: Hardcourt Bicycle Polo Association)
Un nuovo modo di concepire e vivere la bici da città, fra il traffico come nei momenti del tempo libero. Un veicolo di grande versatilità e molto comodo, caratterizzato da scelte strutturali e soluzioni tecnologiche che sviluppano la resa della pedalata, diminuiscono la fatica, assicurano massimo comfort. Il progetto Casati ottimizza infatti tutti gli aspetti del dialogo fra bici e utilizzatore: peso, ingombro, dispositivi di controllo, necessità di manutenzione.
Aurumania è la bicicletta tutta d’oro, la più cara mai prodotta. Placcata del materiale aureo a 24 carati, ha anche seicento diamantini incastonati sul telaio e sui componenti. Addentriamoci nei numeri di questo pezzo (quasi) unico. Si tratta di un pezzo unico sapientemente forgiato nell’oro, non sarà certo il massimo per una prova contro il tempo… figuriamoci in salita! Ma non si deve pensare alla Bicicletta Aurumania come a una normale bici da passeggio o da corsa, ma piuttosto come un gioiello su due ruote. Oro a 24 carati e ben 600 cristalli Swarovski sparsi un po’ ovunque. Ne saranno prodotte solo dieci esemplari ed è facile immaginare che buona parte di questi finirà negli Emirati Arabi. Le rifiniture sono in cuoio genuino e lussuoso, la scritta Aurumania è finemente decorata tra petali d’oro. Il prezzo di vendita è di $102,418.60 e si possono piazzare ordini solo attraverso il sito ufficiale di Aurumania. (Tratto da SuiPedali)
Ecco una ‘single’ della Atala che, tolti i parafanghi ed il carter, cambiato il manubrio, diventa una bella bici ad un prezzo davvero interessante. Esiste in color avorio e in questo azzurro.