“Lewis Wickes Hine (Oshkosh, 26 settembre 1874 – 3
novembre 1940) è stato un sociologo e fotografo statunitense,
che utilizzò la macchina fotografica come strumento per promuovere riforme
sociali, in particolare nell'ambito del lavoro minorile.[…] Nel 1907, divenne
il fotografo della National Child Labor Committee (NCLC). Nei dieci
anni successivi, Hine documentò il lavoro minorile nelle fabbriche
americane per supportare l'impegno della NCLC nell'abolizione di questa
pratica. Tra il 1906 e il 1908, fu fotografo freelance per The Survey, una
rivista di promozione di riforme sociali, scattando immagini che dimostrassero
la crudeltà delle condizioni di lavoratori bambini. […]” (da Wikipedia)
Questi sono dei giovani ‘messenger’ e ‘delivery boy’ che
sembrano usciti dalle pagine di Mark Twain o di Charles Dickens
L'ho sempre detto che le fabbriche sono dei lager che non guardano in faccia nessuno.
ReplyDeleteE chissà in che condizioni lavoravano, se per loro iniziativa o obbligati dalla famiglia o "invogliati" dagli industriali, per quante ore e in cambio di quanti soldi.